Il Vademecum del Distretto Friuli Venezia Giulia
Il Processo Civile Telematico può essere considerato una delle riforme più incidenti sul mondo della Giustizia, se non altro perché ha determinato un drastico cambiamento di abitudini e prassi consolidate.
Quella del PCT è stata peraltro una delle rarissime riforme non a costo zero, considerati i rilevanti investimenti che il Ministero di Giustizia ha dovuto affrontare per il buon funzionamento di un sistema fortemente innovativo e all’avanguardia nel panorama europeo.
La novità delle norme che regolano il PCT e le difficoltà di coordinarle con quelle concepite in periodi decisamente meno tecnologici hanno spinto le componenti più virtuose tra i soggetti del processo a ritrovarsi per confrontarsi, individuare le migliori prassi e ricercare interpretazioni uniformi.
In quest’ottica è stato utile l’apporto delle commissioni informatiche degli Ordini del Distretto per consentire agli Avvocati di affrontare con più serenità innovazioni a cui non tutti erano preparati.
Un altro contributo determinante alla gestione delle criticità emerse è stato quello dei tavoli di lavoro costituiti in molti tribunali italiani, ispirati dall’esperienza milanese, formalizzati prima nelle commissioni SICID (Sistema Informatico Contenzioso Civile Distrettuale) e poi nelle commissioni SICID/SIECID (Sistema Informativo Esecuzioni Civili e Concorsuali).
Così è avvenuto anche nei Tribunali del nostro Distretto.
Il confronto costruttivo ha sempre caratterizzato il lavoro di tali gruppi, i cui obiettivi sono stati la semplificazione e l’interpretazione sostanzialistica volta a evitare che i formalismi trasformassero il PCT in uno strumento di denegata giustizia.
Le prassi virtuose sono state quindi tradotte in protocolli e vademecum, che sicuramente hanno semplificato il lavoro di tutti gli operatori di giustizia.
Oggi il PCT è uno strumento che adoperiamo quotidianamente, ma le criticità non sono tutte risolte, pertanto continua ad essere necessario il costante contributo delle Commissioni SICID/SIECID.
I tempi ci sono sembrati maturi per proporre una trattazione allargata all’intero Distretto del Friuli – Venezia Giulia.
È nata così l’idea del vademecum distrettuale: un progetto ambizioso e unico a livello nazionale.
Con assiduità, metodo e dedizione ci siamo posti l’obiettivo di uniformare le prassi e, quando non siamo riusciti a farlo, abbiamo indicato in dettaglio quelle che per le particolarità locali sono state mantenute dalle cancellerie.
Crediamo nella grande utilità del Vademecum, soprattutto per gli Avvocati che, consultandolo, possono ricavare indicazioni certe e chiare, evitando di cercare su siti internet soluzioni non sempre appropriate.
Il vademecum non è un documento definitivo, ma dinamico, in quanto le innovazioni tecnologiche, le nuove norme, l’estensione del PCT a tutti gli uffici giudiziari ci indurranno a modificarlo e l’unità di intenti e la voglia di progresso trasformeranno il nostro impegno in un piacere a beneficio di tutti gli operatori della giustizia.